mercoledì 20 luglio 2011

20 luglio 2011, il decennale

Sono passati dieci anni dall'inizio del G8 di Genova. Dieci anni di ricordi, di recriminazioni, di processi giudiziari e politici, di accuse e di memorie.


Dieci anni fa, il 20 luglio, io avevo quindici anni e stavo volando su un aereo per Malpensa, di ritorno dalla Finlandia. Ricordo che in autostrada apprendemmo dall'autoradio la notizia dei disordini e quella della morte di Giuliani. In tutti questi anni ho avuto sensazioni sempre molto contrastanti sull'uccisione di quel ragazzo improvvisatosi violento: la pieta' per chi muore cosi giovane di una morte cosi inutile, la condanna per chi indossa un passamontagna e armato di estintore assalta una camionetta dei Carabinieri, la rabbia per un disegno politico che ha voluto che i disordini si verificassero, che gli abusi venissero compiuti e che e' riuscito a lanciare un messaggio chiaro ai manifestanti: prima l'ordine alle nostre condizioni, poi la vostra vita.

Dopo appena tre anni sono andato ad abitare in una casa a cinquanta metri da piazza Alimonda e cosi quel pezzo di strada tra la chiesa e il bar Lino e' divenuto pure familiare.


Alle celebrazioni ci questo luglio dieci anni dopo ci voglio essere per ricordare quei giorni della storia repubblicana in cui la democrazia e' stata sospesa, le certezze sono state smontate, i crimini si sono ribaltati. E per contribuire a dimostrare che chi chiede di poter celebrare oggi quel G8 non lo fara' per vendetta, ma per coscienza civile.

Questa e' la mia opinione.


Vi consiglio tre letture:

"Quel sangue sull'asfalto che dieci anni non cancellano", articolo di Marco Neirotti sulla Stampa con una cronaca di quei giorni.

"Genova 2001 e l'anno che cambio' tutto", post di Alberto Puliafito sul fattoquotidiano.it con la sua interpretazione di quell'evento.

Infine un articolo di Repubblica che rilancia l'allarme di Magistratura Democratica sul rischio imminente che gli imputati per le violenze sui manifestanti alla scuola Diaz e alla caserma di Bolzaneto possano avvalersi della prescrizione.

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