venerdì 26 aprile 2013

Non PD non significa automaticamente M5S

In questo post vorrei dimostrare che, nonostante la legittima delusione provata dagli elettori del PD, me compreso, l'accaduto NON comporta immediatamente né che Grillo aveva ragione né che la volta prossima sarà necessario votare il M5S.

"La Resistenza siamo noi", "SOLO NOI possiamo discutere sul merito di X", "La democrazia parlamentare rappresentativa sarà tra qualche anno per noi ciò che oggi è la monarchia assoluta".

Il primo fatto che critico è la capacità di trascinare le masse. In un'intervista un romano della piazza urlava che l'elezione di Napolitano è antidemocratica perché il popolo voleva Rodotà. Al romano avrei risposto che, fino a prova contraria, il presidente della Repubblica l'ha sempre deciso qualcun'altro e che a lui probabilmente prima non gliene fotteva un cazzo. In secondo luogo gli avrei detto che la piazza, intesa come "uomo-massa", non come composta cioè da singole persone che vanno rispettate ed ascoltate, non ha quasi mai ragione e che è quasi sempre mossa da qualcun'altro. Con ogni probabilità mi avrebbe chiesto urlando chi mi pagava. Certo, perché non esiste alcuna possibilità se sono contro di loro: o sono disinformato o sono pagato o devo tacere perché ho sempre votato PD. Quindi contesto la capacità di trascinare le masse, dicevo, di sfruttare l'ingenuità del popolino, addestrarla a credere che ci sia in atto un qualche sopruso, esattamente come faceva B., a modo suo, qualche tempo fa. Anzi B. era MAESTRO nel generare o fomentare odi contro qualunque cosa: i pm, l'IMU, i comunisti, la sinistra, i rumeni, checazzosoio. La stessa tattica, che ha dimostrato essere vincente dal punto di vista elettorale, viene sfruttata ora, contro i partiti. Tutti. Tranne il loro.

D'altronde i grillini hanno scoperto l'acqua calda. Ho già avuto modo di osservare che l'italiano a priori un nemico ce l'ha sempre avuto: lo Stato. Lo Stato parassita, che non aiuta, lontano dai bisogni, che chiede addirittura di pagare le tasse; lo Stato che mangia, che manipola, che corrompe, che funziona male. Non tutto questo malessere è ingiustificato. Ma non per questo posso approvare un estremismo senza confini e senza soluzione. Perché i grillini forse ancora non sanno che se soddisfi l'italiano su qualcosa, probabilmente inizierà a lamentarsi per un'altra. L'italiano fa di un'indignazione generalizzata, un pò poco focalizzata, il suo modo di essere. Focalizzarla contro i partiti, secondo me, è pericoloso. Mi consento a questo punto però di spezzare una lancia a favore dei grillini stessi: avessimo avuto partiti seri, senza le contrapposizioni generate da B., senza tutte le malversazioni di tanti anni, i grillini non avrebbero avuto da criticare alcunché. Leggete bene. Lancia a favore dei grillini, NON di coloro che li hanno votati. Perché questi secondi sono gli stessi che hanno votato per lungo tempo gli stessi partiti che ora con tanto odio criticano. Soprattutto ex leghisti e delusi della sinistra, che vedono nella rivoluzione grillina una rivoluzione rossa. Inutili i primi e sciocchi i secondi. E poi c'è gente a cui dopotutto non gliene fotte un cazzo. Questi terzi sono il male della democrazia ma non possiamo mica farli fuori.

Un altro tratto che secondo la mia modesta opinione dovrebbe destare preoccupazione é il fatto che si è creato un conflitto generazionale, come se "giovane" volesse sempre dire "migliore". Con lo spauracchio di Internet, 1 ragazzo tra i 18 e i 25 su due ha votato M5S. Allevare i giovani nell'assenza di un'idea politica (sì, perché destra e sinistra sono morte, Uno vale Uno e via dicendo), ma solo alla voglia di rivalsa, vorrà dire avere futuri quarantenni molto più pericolosi degli attuali. "Ma che cazzo sono queste puttanate dei partigiani" leggevo quando ancora mi sottoponevo alla tortura quotidiana di Facebook. Una gioventù che si ritiene priva di passato politico e storico, detenente da sola la Verità suprema, che fa di un vanto poter sputare su ogni cosa che ritiene vecchiume, non dà un senso di profanazione? Si lavora insomma a donare gratis ai giovani la consapevolezza politica di un criceto. Un mio giovane cugino diciottenne era indeciso se votare SEL o M5S. Ne ha parlato con un coetaneo grillino. Si è sentito rispondere con un "Ma tu non sei mica frocio!" e con una lunga sequela di misfatti partitici che avrebbero fatto arrossire il marchese de Sade. Credo che abbia votato M5S.

Non è poi così difficile convincere i ragazzini e a montare le piazze. Sono turbato dall'oggettiva incapacità che avranno di soddisfarle.

Concludo. Sono andati bene vent'anni di B. alla gente. Temo che, con il fatto che il M5S ha "rinnovato la politica", "ha cambiato le cose", "li ha mandati tutti a casa" si sentirà legittimato a fare qualunque cosa forte del consenso popolare, che perseguirà la sua scelta fino al prossimo salvatore della patria. La rivolta contro i partiti, priva di colore politico, per il semplice fatto che essa non è diretta da nessuna parte, esiste e basta, è la base di tutti gli stravolgimenti antidemocratici. Sarà tutto consentito perché "Loro avevano ragione".

Siate al mio fianco nel poter dire che non li avete mai votati, non macchiate più di quanto non la abbiate già macchiata votando PD la vostra storia politica con una pagina di cui vi vergognerete!

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