Non me ne frega assolutamente niente né di Sanremo, né di Celentano e neppure delle controversie politico-religiose con Avvenire e Famiglia Cristiana. Mi ha però sorpreso un'intervista alla radio dove Boffo, per molti anni direttore di Avvenire, ha replicato alle critiche di Celentano. Il contenuto è anche riportato qui ma ciò che mi ha colpito non è stato trascritto.
Celentano, durante la prima puntata del festival, accusa frati e preti (e giornali collegati) di essersi dimenticati di cristo e del paradiso perché sempre più concentrati sugli aspetti "mortali" dell'essere uomini e del vivere. Per lui, infatti, se la vita mortale è fatta di "spread, economia e guerre" la fiamma spirituale che arde in ogni buon cristiano deve essere alimentata da ben altre cose. E del bisogno di spiritualità e di attenzione che l'umanità più disagiata prova, la chiesa dovrebbe essere la prima ad occuparsi e a dimostrare attenzione. Cosa che, secondo Celentano, non accade più.
Nell'intervista di cui scrivevo sopra Boffo dice: "L'offesa più grande, la mortificazione più grande di Celentano non è il riferimento ai giornali ma quando parlando di preti e frati ha detto che di Gesù Cristo noi ce ne freghiamo". Poi aggiunge: "Si pensi che io sono all'Aquila per partecipare ad un convegno dal titolo Signore tu mi hai sedotto. La settimana scorsa a Roma c'è stato un convegno di 1800 persone sul tema Gesù Cristo nostro contemporaneo... E allora, come si può dire che Gesù Cristo è estraneo a questa chiesa?".
Checché ne pensi Boffo, a mio parere queste ultime poche parole danno più ragione a Celentano di quanta non se ne sia guadagnato in cinquanta minuti sul palco.
Scusa il ritardo nel commentare ma il tuo post mi era proprio sfuggito! Perché ti ha colpito così tanto la dichiarazione di Boffo? Che cosa intendevi dire?
RispondiEliminaBeh, mi sembra che celentano volesse denunciare il fatto che la chiesa si è dimenticata di occuparsi del bisogno di dimensione spirituale provato dalla sua gente.. La risposta di Boffo è la risposta di uno che del ragionamento ha capito solo una parte: il problema non è "parlare di dio" ma "parlare di dio alla gente attraverso i canali ad essa accessibili".. E il fatto che non abbia colto la differenza mi sembrava testimoniare l'effettiva distanza tra lui e la gente..
RispondiEliminaOk, ho inquadrato il ragionamento. Sono assolutamente d'accordo con te: quello che dico spesso è che il clero è così in crisi non tanto per i contenuti della proposta cattolica quanto per le forme scelte per "divulgarli".
RispondiEliminaLasciami però esprimere un pensiero su Boffo: lui ha voluto difendersi dall'accusa come giornalista e non come prete. Forse è giusto che i giornalisti cattolici organizzino convegni, sono i preti che dovrebbero trovare canali più vicini alle persone. O no?